Il vintage anni ‘40 e ‘50 nell'interior design contemporaneo

Il vintage anni ‘40 e ‘50 nell'interior design contemporaneo

Il mondo dell’architettura e del design contemporaneo accoglie oggi con disinvoltura le contaminazioni stilistiche provenienti da epoche trascorse: mixare soluzioni all’avanguardia con elementi retrò crea infatti contrasti affascinanti e dona agli ambienti atmosfere familiari senza tempo.

Lo stile vintage anni ‘40 e ‘50, in particolare, è molto apprezzato nel campo della progettazione e dell’arredo, in quanto con le sue forme e i suoi colori rievoca i tempi d’oro del modernismo Mid-Century.

 

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Il richiamo all’epoca d’oro

Il 1945 segna la fine della seconda guerra mondiale, l’inizio della ricostruzione. La ritrovata pace e il boom economico portano a concepire l’architettura, la casa in particolare, come qualcosa di più dello stretto necessario: sono anni pieni di entusiasmo, in cui l’obiettivo è, citando Ernesto Nathan Rogers, “trasformare in poetico canto ogni rappresentazione formale dell’esistenza: dal cucchiaio alla città”.

Gio Ponti, Marco Zanuso, Franco Albini, Achille Castiglioni, Luigi Caccia Dominioni, sono solo alcuni dei nomi che hanno reso il progetto d’arredo e l’interior design elementi cruciali nella realizzazione della casa all’italiana, dotata di ogni comfort e portavoce di una rinascita economica e sociale senza eguali.

fondazione Achille Castiglioni

ARCO di Achille Castiglioni – For courtesy Fondazione Achille Castiglioni

L’interior design a cavallo tra gli anni ’40 e ’50

Il design degli anni della ricostruzione è caratterizzato dalla sperimentazione formale e dall’utilizzo di un’ampia palette colori: dai toni pastello – giallo, verde salvia, rosa – alle colorazioni più intense della terra, arancione, marrone, rosso. Dalla produzione artigianale si passa a quella in serie, ne consegue che vengono meno decorazioni e intarsi, che lasciano il posto a un linguaggio formale funzionale e creativo, dalle forme essenziali e comode.

 

Lo stile vintage riadattato alla contemporaneità

Grazie alle sue linee iconiche e la sua capacità di infondere buonumore, il design del decennio post bellico non ha mai conosciuto crisi, neanche davanti al diffondersi del design minimal. Lo stile candido e puro che caratterizza molti progetti della contemporaneità ben si sposa infatti con gli elementi più allegri e appariscenti dell’epoca d’oro del design.

Per gli amanti dello stile vintage, scegliere di inserire all’interno della propria casa alcuni dettagli retrò può rivelarsi una scelta di grande stile, ma, piuttosto che ricreare ambienti completamente a tema, è più d’effetto selezionare pochi dettagli capaci di dare quel tocco in più.

I mix più interessanti sono quelli tra lo stile vintage e quello minimal e lo stile vintage e quello industrial, in cui il contrasto tra high-tech, elementi industriali e comfort design anni ’40 ’50 diventa indice di grande ricercatezza.

ambiente vintage - industriale

Ambiente vintage – industriale con pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato della collezione Archeologie di CEDIT – Ceramiche d’Italia
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pavimenti vintage gres porcellanato

Pavimenti vintage in grandi lastre della collezione Artwork di Casa dolce casa – casamood
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Un discorso a parte merita invece il design della sala da bagno. Oggi vera e propria oasi di relax, il bagno è diventato uno spazio dove è possibile sperimentare soluzioni architettoniche e di design ardite. Non sorprende perciò la tendenza a rivestirne pareti e pavimenti con piastrelle decorate in pieno stile vintage.

bagno cementine vintage

cementine vintage doccia

Cementine rivisitate in chiave contemporanea della collezione Esprit de Rex
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Il vintage sta nei dettagli

Quali sono gli elementi immancabili all’interno di un’abitazione in stile vintage anni ’40/’50?

Arredi ergonomici

Divani e poltrone imbottiti, dalle linee curvilinee sapientemente studiate da architetti e designer per abbracciare la persona. Vero e proprio simbolo dell’epoca, la poltrona Lady, disegnata da Marco Zanuso nel 1951 per Arflex; tavoli, tavolini, sedie privi di spigoli e dalle forme sinuose; elettrodomestici “bombati” da esporre in bella mostra. Il noto frigorifero Smeg del 1950 ne è un esempio.

Luci e tappeti

Lampade e lampadari dalle forme pulite e dettagli dalle linee ricurve, in ferro battuto o con elementi in plastica. Si pensi alla lampada Imbuto, disegnata da Luigi Caccia Dominioni per Azucena nel 1953; tappeti a righe e fantasie geometriche astratte, dai colori accesi per richiamare l’allegria e l’entusiasmo degli anni del dopoguerra.

Pavimenti in graniglia e cementine

In formato quadrato, a mosaico, esagonale, con decorazioni austere e spartane o in versione mediterranea, le piastrelle in graniglia e le cementine – nate alla fine dell’800 dal riciclo degli scarti del marmo o residui ferrosi affogati nel cemento – sono pavimentazioni tipiche degli anni ’40 e ’50. I colori caratteristici sono quelli della natura lapidea, marrone, grigio, bianco, nero con punte rossicce, i pattern sono geometrici, monocromi o floreali.

 

Originali o ispirazioni?

Ma dove recuperare questi pezzi vintage? E come fare i conti con la loro “età”?

Trovare arredi o piastrelle vintage originali è possibile, ma può rivelarsi molto complesso e costoso e non solo, le esigenze tecniche e di comfort di 60 anni fa non sono sicuramente quelle odierne.
Per far fronte a queste esigenze le aziende produttrici di arredi o rivestimenti mettono perciò a disposizione del pubblico prodotti di qualità che si ispirano fedelmente allo stile vintage, attualizzandolo.

Così ad esempio, nel riproporre un bagno in stile vintage vengono preferiti oggi prodotti in gres porcellanato colorati e dalle decorazioni retrò realizzate grazie alle avanzate tecnologie digitali. Un modo intelligente di ispirarsi al passato (reinterpretando anche elementi decorativi tipici dell’epoca come le cementine) senza rinunciare alle prestazioni tecniche dei materiali del presente e del futuro.

Quando poi l’ispirazione materica vintage si applica alle grandi lastre oversize, l’arte antica della tradizione viene trasformata in una nuova tecnica progettuale/decorativa consapevole e ragionata.
Si pensi ai piccoli frammenti di materia e colore della collezione Artwork di Casa dolce casa- casamood, che reinterpretano il battuto veneziano e le graniglie vintage degli anni della ricostruzione; ai colori delle lastre Rilievi di CEDIT – Ceramiche d’Italia, che ripropongono in chiave contemporanea le antiche formelle ceramiche; e ancora, all’ispirazione tessile delle grandi lastre de i filati di rex, che rievocano le geometrie degli iconici tessuti imbottiti anni ’50.

negozio parrucchiere design

Collezione Artwork di Casa dolce casa – casamood
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rilievi cedit ceramiche

Collezione Rilievi di CEDIT – Ceramiche d’Italia
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soggiorno vintage rex

Collezione i filati di rex
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