Green design e gres porcellanato: idee applicative indoor e outdoor

Green design e gres porcellanato: idee applicative indoor e outdoor

Molto sentito in questi ultimi anni un ritorno ai bisogni primari, allo stare a contatto con la natura, all’aperto. Il concetto di soglia tra interno ed esterno, non solo nelle nostre case, è irrimediabilmente cambiato e questo sui materiali avrà un impatto importante modificandone i canoni materici, cromatici e funzionali.

IN & OUT: sulla soglia si gioca il futuro dei materiali

Le ricerche degli ultimi anni ci confermano che siamo una generazione indoor, che trascorre il 90% del tempo in spazi chiusi (oltre 20 ore al giorno) illuminati male e poco areati. Non il massimo per la nostra salute.

Lo facciamo in modo inconsapevole, perché la nostra percezione è spesso diversa.
Di questa limitazione abbiamo preso consapevolezza accelerando le tendenze in atto: una spinta alla flessibilità degli spazi, non solo di quelli domestici; una nuova idea di comfort; la necessità di personalizzare e rendere unici tutti gli ambienti di vita e di lavoro; la necessità di attrezzare al meglio quelli esterni dando continuità con quelli interni, per svolgere al pari tutte le attività quotidiane: cucinare, ospitare, studiare, lavorare, fare sport, giocare e molto altro.

 

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M+B Residence Club de Golf La Herradura
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Costretti a vivere spesso indoor, abbiamo sempre più voglia di “stare fuori”, a contatto con la natura e in essa immersi: sta quindi crescendo una “outdoor generation” che cerca soluzioni per attrezzare gli spazi esterni, per viverci e lavorarci anche durante le stagioni più rigide e con soluzioni versatili e configurabili, proprio a seconda della stagionalità, e delle esigenze di vita.

Ma è una generazione che ama vivere all’aperto anche la sua esperienza urbana (bar, ristoranti, aree pubbliche, parchi e giardini), il piacere e la necessità di viaggiare (alberghi e spa, b&b, glamping e ostelli) e di fare sport (outdoor fitness), di muoversi anche in città con nuove soluzioni per una mobilità a basso impatto e in superficie.

Il tema dell’Outdoor è diventato centrale per la progettazione che, nei prossimi anni, si troverà a confrontarsi con sempre nuove richieste.

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Benessere e sostenibilità anche indoor

Lo stare all’aperto e l’attenzione sempre più elevata al proprio benessere corrispondono ad un altrettanto elevata attenzione al benessere indoor.

Una recente ricerca di Harvard dimostra come la qualità dell’aria e della respirazione possano duplicare le abilità cognitive; come il corretto utilizzo dell’illuminazione confermi un miglioramento comportamentale e metabolico; come la gestione delle temperature influisca per 10% delle performance lavorative; come gli indicatori di stress reagiscano a determinati impulsi cromatici; come il sistema uditivo, se disturbato, comporti un rendimento professionale peggiore del 66%; come la sedentarietà sia un’importante causa di decesso (6-9%). Ed è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità a lanciare l’allarme: il 30% delle assenze lavorative è dovuto alla ‘sindrome dell’edificio malato’ (SBS).

Anche i materiali di finitura incidono sul benessere e la salute degli occupanti, in relazione a diversi fattori:

  • Qualità dell’aria – i materiali non devono emettere sostanze nocive;
  • Prestazioni acustiche – i materiali devono mitigare l’incidenza dei suoni;
  • Qualità visiva – le superfici hanno un ruolo fondamentale nella definizione del comfort visivo e della resa cromatica degli ambienti.

 

Plus OUTDOOR

Le applicazioni della ceramica in architettura sono numerose ma, in questi ultimi anni, una sempre maggiore attenzione al contenimento del consumo energetico degli edifici ha sostenuto lo sviluppo della tecnologia delle facciate ventilate.

Le pareti ventilate sono sistemi multistrato che consentono l’installazione degli elementi di rivestimento, sfruttando ancoraggi di tipo meccanico, i quali lasciano una camera d’aria tra la stessa struttura portante e il rivestimento. Quest’ultimo è solitamente composto da uno strato isolante al quale si applicano, sempre più spesso, lastre di gres porcellanato.

 

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Facciata ventilata – Porta Vigentina
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La particolarità delle facciate ventilate sta proprio nello “spazio vuoto” lasciato tra parete e rivestimento, capace di generare moti convettivi e favorendo la traspirabilità dell’edificio. Inoltre, la camera d’aria di ventilazione unita al materiale isolante permette di ridurre la dispersione di calore in inverno ed evitarne l’accumulo in estate. Rivestire questo tipo di sistema costruttivo con lastre in gres significa garantirsi un materiale leggero, molto resistente, che si taglia facilmente nelle dimensioni desiderate e che consente una grande versatilità anche nella definizione di facciate con geometrie complesse e dal design ricercato.

Nelle pavimentazioni per spazi esterni, o per luoghi pubblici, la ceramica si conferma una scelta indiscutibile.
Il gres porcellanato, con uno spessore adeguato, si adatta ad ogni tipo di utilizzo: giardini, parchi pubblici, piscine, patii, terrazze e viali carrabili.
Al contrario di altri materiali, quali legno, pietra naturale e cemento, il gres porcellanato non è poroso e quindi non assorbe liquidi. Questo significa che non si macchia, non crepa, non ha bisogno di una manutenzione dedicata ed è adatto anche a spazi ad elevato passaggio.

 

Maggiore spessore ed efficacia negli spazi esterni

Le caratteristiche tecniche del gres porcellanato rispondono alle esigenze di ogni tipo di applicazione outdoor:

  • Il materiale – disponibile anche nello spessore di 20 mm – ha un’altissima resistenza ai carichi e al traffico;
  • Non cambia colore, dimensione e non si deteriora nel tempo;
  • Resiste agli attacchi chimici (anche agli additivi per piscina e ai comuni detergenti domestici);
  • Resiste agli agenti atmosferici (pioggia e vento), al sale, alla corrosione e alle muffe;
  • È antiscivolo e antisdrucciolo (classificazione R11, Norma UNI EN 13036- 4);
  • È facile da pulire;
  • Non si graffia;
  • Resiste al gelo e al fuoco;
  • Non richiede trattamenti specifici o manutenzione stagionale;
  • I colori chiari, attentamente selezionati, hanno un alto indice di riflettanza solare, in altre parole il materiale assorbe poco calore e non raggiunge temperature elevate.

Plus INDOOR

Anche nella scelta di rivestimenti a parete e pavimento (e non solo) il gres porcellanato garantisce prestazioni uniche, senza però rinunciare al fattore estetico.

Piani d’appoggio e pavimenti sono potenzialmente le parti più contaminate degli spazi che abitiamo, poiché ogni giorno sono a contatto con scarpe, sacchetti della spesa e con il passaggio degli animali domestici. Soprattutto nei luoghi pubblici, come alberghi e ristoranti, vi è la necessità di assicurare ai propri clienti l’adeguata pulizia.

A questo proposito le superfici in gres sono facilmente igienizzabili con prodotti e detergenti neutri; non subiscono comunque alterazioni nei casi in cui sia necessario disinfettare e sanificare gli ambienti con prodotti più aggressivi.

 

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Le lastre ceramiche possiedono inoltre un’elevata trasmittanza termica; sono uno dei migliori materiali che è possibile posare in caso di riscaldamento a pavimento. Rispetto ad altre soluzioni, infatti, trattengono pochissimo il calore, permettendo di ottimizzare i consumi del sistema riscaldante.

Il gres porcellanato non brucia né produce gas o fumi tossico-nocivi in caso di incendio o esposizione alla fiamma, e non emette composti volatili tossici. L’elevata resistenza – al calpestio, alle macchie, ai raggi solari– consente ai rivestimenti ceramici di mantenere inalterato il proprio aspetto per molti anni, massimizzando l’investimento iniziale in un prodotto di qualità.

Per sua natura la ceramica è un materiale atossico. Per questa ragione viene prediletto per la posa nei countertop di cucine e bagni, o nella realizzazione di piani per tavoli e superfici di appoggio nelle più diverse soluzioni di interior design. Alcuni produttori hanno lavorato alla assoluta e comprovata igienicità delle superfici; ad esempio, ottenendo la certificazione americana NSF (National Sanitation Foundation – Food Equipment Materials) che garantisce che le lastre in gres, a contatto con gli alimenti, non rilasciano sostanze nocive per la salute.

Non da ultime, la massima resistenza al calore e agli sbalzi termici: il gres porcellanato permette l’appoggio diretto sui piani di lavoro, delle caffettiere e delle pentole appena tolte dai fuochi. E la assoluta inassorbenza di liquidi e grassi, garantendo quindi un aspetto immutato nel tempo.

 

Il Gres porcellanato, una scelta naturale

Tra i diversi materiali utilizzati per le finiture degli ambienti domestici, il gres porcellanato rappresenta sicuramente il giusto connubio tra scelta estetica e sostenibilità. Applicabile a pavimenti, rivestimenti, complementi d’arredo e top cucina, il prodotto ceramico è il frutto di un ciclo produttivo a basso impatto ambientale.

Grazie ad una ultra-quarantennale serie di iniziative ed azioni volte ad elevare le performance di risparmio energetico, la produzione ceramica italiana si è munita di impianti efficienti e di sistemi di autoproduzione dell’energia, grazie alla quale è possibile una significativa riduzione delle emissioni in atmosfera.

 

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Florim | Fabbrica 4.0 – Plant 2 (Fiorano Modenese – MO)

 

La scelta sempre più diffusa del gres come materiale di rivestimento è infatti dovuta alla sua natura green: l’attenta gestione delle materie prime, ad esempio, permette di preservare le cave d’estrazione e non alterare i territori. Non meno importanti le prestazioni tecniche e l’elevata durabilità nel tempo.

Uno studio sul ciclo di vita del prodotto (LCA), realizzato dall’Università di Modena e Reggio Emilia, dimostra come la ceramica sia più performante rispetto agli altri materiali da rivestimento. Inoltre, il gres porcellanato ottiene ottimi valori nella classificazione EPD (Environmental Product Declaration) che incentiva la scelta di finiture ceramiche negli edifici con una elevata qualità costruttiva, sia per gli spazi interni che nelle aree esterne.

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