SCALARE: Salmistraro e Nichetto protagonisti a Milano

10 Ottobre 2019

Un frizzante scambio di battute sul tema delle scale spaziali, argomento che gioca un ruolo determinante tanto per il progettista quanto per la nostra “esperienza” di utenti e compratori di oggetti. Negli spazi del Florim Flagship Store di Milano, martedì 8 ottobre Elena Salmistraro e Luca Nichetto sono stati i protagonisti della seconda tappa del talk “SCALARE: le misure dello spazio”, l’innovativo format a cura di Domitilla Dardi che approfondisce il focus delle “proporzioni” declinate nel mondo del progetto.

La designer milanese e il creative-director originario di Murano – entrambe figure di spicco nel panorama italiano e internazionale – hanno piacevolmente raccolto la “sfida” lanciata da Domitilla (storica e curatrice di design) innescando un gioco intellettuale che ha messo in luce una diversa interpretazione delle scale dello spazio, dalla taglia S fino alla XL.

Elena Salmistraro – che può vantare nella sua carriera la nomina di ambasciatrice del design italiano nel mondo (2017) – interpreta la scala non come semplice grandezza ma come peso specifico di un progetto. “La S rappresenta per me la taglia più personale ed intima, il punto di inizio” – spiega. Attraverso una carrellata di suoi coloratissimi disegni, dai più introspettivi ai più estroversi, Elena ha spiegato quanto quella del disegno sia per lei la prima forma di comunicazione non verbale. “Ho pensato di trovare spunti e ispirazioni che non appartengono al mondo del design per estrapolare delle texture che si trasformano poi in piccoli oggetti”.

Punto di vista differente quello di Luca Nichetto, che ha iniziato la sua carriera professionale con il produttore di vetro di Murano Salviati per poi diventare art director per molti marchi di design internazionali. “Il riflesso degli ultimi due decenni della mia carriera – spiega – parte dalla piccola isola di Murano e dal lavoro svolto su oggetti di piccola scala che trasformandosi si è spostato poi su oggetti più grandi”. La sua taglia S coincide quindi con la dimensione intima del posto in cui ha vissuto, Murano, e con i piccoli oggetti in vetro realizzati.

Dopo una prima fase introspettiva legata al disegno, Elena parla della taglia M come di un oggetto che si eleva per diventare qualcosa, assumendo quindi una terza dimensione. “Crescendo il disegno diventa M incontrando la materia e mutando in “oggetto” – spiega – e mostra allo stesso tempo una carrellata di sui oggetti realizzati per marchi famosi che restano comunque dei “complementi d’arredo senza assumere una specifica funzione”.

La M di Luca coincide invece con il momento in cui ha deciso di allargare i propri orizzonti fuori da Murano, “per spostarmi – spiega – dalla scala oggetto e cercare dei challenge nuovi”. Come esempio mostra i disegni delle vetrine realizzate per Hermes, dove una collezione di coloratissimi vasi in vetro dà vita ad una originale scenografia.

“La continua evoluzione porta alla L: una dimensione che risponde a più domande, funzioni, bisogni.”, afferma Elena. Questa taglia corrisponde per lei alla capacità del progetto di affrontare più sfide e più livelli di complessità per trasformarsi in un progetto concreto e di qualità. La designer ha portato come esempio una carrellata di oggetti che spaziano dalla libreria realizzata per Emmemobili all’imponente scultura disegnata per Timberland.

Luca spiega invece come a un certo punto della sua carriera ha deciso di volare fuori dall’Europa per confrontarsi a livello progettuale con un paese differente, la Svezia, dove ha aperto il suo secondo studio nel 2011. “L per me significa non lavorare più ad una limited edition ma approcciare una produzione di serie”.

Elena descrive infine la misura XL come “la capacità di diventare “comune”, di appartenere a tutti.”  Non mostra nessun progetto personale perché si tratta solo dell’Olimpo a cui un progettista può aspirare. “Sono tutti quei progetti che segnano un’epoca e il gusto di un’epoca”. Dalle sedie realizzate da Vitra e Giò Ponti alle lampade Arco e Tolomeo fino alla graffetta, Elena ha presentato degli oggetti-icona che hanno tutte le caratteristiche della M e della L e che riescono ad entrare nella vita comune di tutti.

XL significa per Luca Nichetto l’interpretazione di un oggetto in grandissima scala. “Fuori Murano, fuori dall’Italia, fuori dall’Europa – con l’ultimo sogno di lavorare su qualcosa di fuori dal mondo!”.

Appuntamento con la terza e ultima tappa di SCALARE è per il 12 dicembre a Milano presso il Florim Flagship Store con l’intervento di nuovi ospiti provenienti da ambiti di ricerca differenti. Per restare aggiornato sulle prossime tappe segui il nostro profilo @florim_ceramiche#florim_SMLXL

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