Lapis

di Achille e Pier Giacomo Castiglioni

Un minuto apparato solido che gioca con le facoltà di percezione visiva di chi lo ammira, assumendo ad ogni sguardo una presenza differente.

Nel 1968 Achille e Pier Giacomo Castiglioni vengono incaricati da CEDIT di progettare degli "oggetti in ceramica da produrre in piccola scala", con l'ulteriore specifica che "la dimensione massima di ciascun pezzo dovrebbe essere contenuta nell'ordine di 25-30 cm, sia di altezza che di larghezza". 

A distanza di decenni dall'ideazione di questa meravigliosa intuizione progettuale, CEDIT decide di celebrare il suo sodalizio con l'ingegno dei Castiglioni proponendo un'accurata riedizione di Lapis nei tre formati originari e con una palette cromatica aggiornata ma fortemente ispirata a quella dell'epoca.

I colori originari delle edizioni del 1968 - grigio, marrone e rosso, tutti a dominante scura - sono denominati "Fumo", "Castoro" e "Ciliegia"; le interpretazioni cromatiche di oggi - grigio, blu e rosso - prendono rispettivamente i nomi di "Fumo", "Notte" e "Ciliegia".

Achille Castiglioni (Milano, 16 febbraio 1918 - Milano, 2 dicembre 2002) e Pier Giacomo Castiglioni (Milano, 22 aprile 1913 - Milano, 27 novembre 1968): tra i progettisti più noti e influenti del loro periodo, firmano nel corso di una formidabile carriera alcuni tra i prodotti di design maggiormente conosciuti e celebrati di tutti i tempi.

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