Florim con il MAXXI alla Biennale di Architettura di Venezia

23 Maggio 2023

L’isola della Certosa, gioiello di biodiversità della laguna di Venezia, è la cornice del progetto “BioGrounds. Per una nuova coscienza ambientale” realizzato dal MAXXI di Roma in concomitanza con la Biennale Architettura. L’iniziativa, a cura di Domitilla Dardi, vede il coinvolgimento di Florim per l’installazione “Invasi”, firmata da Andrea Anastasio e Angela Rui.

Il concept del progetto “BioGrounds” è frutto dell’unione tra vita ambientale (Bio) e assonanza con il termine playgrounds (Grounds) e ha l’obiettivo di stimolare la conoscenza del contesto ambientale nel quale viviamo. Tre installazioni naturalistiche permanenti prendono vita sull’isola della Certosa invitando il visitatore a riflettere sul territorio circostante. Le tre opere sono pensate per trasformarsi, vivere e invecchiare nell’ambiente.

Florim si lega a “Biogrounds” con l’obiettivo di diffondere la cultura del rispetto per il pianeta in cui viviamo attraverso la creazione di un ciclo virtuoso che parte dalla natura e in essa rinasce all’infinito. Le superfici ceramiche che l’azienda propone sono infatti composte da materie prime naturali e frutto di un processo produttivo sostenibile e responsabile che “rigenera” l’ambiente restituendo più di quanto viene prelevato (Florim, certificata B Corp é, in quanto tale, un esempio di azienda rigenerativa).

Invasi” è il nome dell’installazione realizzata in collaborazione con Florim, ideata dal designer e artista Andrea Anastasio insieme alla critica e curatrice di design Angela Rui. L’opera si compone di numerosi vasi in terracotta di diverse dimensioni, posati sul suolo o immersi nel terreno, in parte riempiti e in parte vuoti. Alcuni di essi hanno delle coperture in gres porcellanato Florim, personalizzate con l’incisione di frasi che raccontano lo stato di salute del nostro pianeta e, al tempo stesso, fungono da aperture che li trasformano in tane o nidi. “Invasi” racconta la ciclicità della natura: nel tempo i vasi – tra i più antichi artefatti della storia e prima “dimora” pensata dall’uomo per le piante – saranno colonizzati spontaneamente da piante o da animali. Questa installazione suggestiva, che si sviluppa su un’area anfibia, boschiva e lagunare, simboleggia la restituzione del vaso alla natura per diventare nuovamente rifugio e protezione per chi lo abita.

Photo credits @Emiliano Martina, courtesy Fondazione MAXXI

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