Facciate ventilate ed efficienza energetica

Facciate ventilate ed efficienza energetica
  1. Nata per le pareti lignee, la facciata ventilata interpreta le più diverse soluzioni
  2. Le finiture possono essere infinite
  3. Con il grès una liason ideale

Nata per le pareti lignee, la facciata ventilata interpreta le più diverse soluzioni

Le facciate ventilate garantiscono una elevata efficienza termica dell’involucro e del comfort abitativo interno agli edifici. Questa soluzione architettonica, di grande attualità, possiede una storia che parte da lontano.

Questo sistema nasce, infatti, in Norvegia dove veniva installato per proteggere gli edifici in legno dall’umidità e dall’acqua. Proprio i norvegesi svilupparono queste soluzioni drenanti e ventilanti allo scopo di proteggere le murature dall’azione degli agenti atmosferici. I principi alla base delle facciate ventilate sono rimasti invariati ma le tecnologie si sono evolute notevolmente portando ad una ottimizzazione della resa termica, acustica ed estetica. 

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Rispetto alle facciate continue, quelle ventilate rappresentano una dimensione minore del mercato dell’involucro edilizio ma, grazie alla diffusione delle grandi lastre in ceramica, l’utilizzo di questa tecnologia sta confermando una forte crescita. Inoltre, il rinnovato stimolo a recuperare il patrimonio edilizio esistente è di grande aiuto nella diffusione di soluzioni sempre più evolute ed efficienti.

 

Tecnologia virtuosa sia in estate che in inverno

Le facciate ventilate sono un sistema di rivestimento esterno che viene installato a secco, adatto sia per le nuove costruzioni che per gli interventi di riqualificazione dell’esistente. Una facciata ventilata prevede un’intercapedine tra la parete perimetrale dell’edificio e il rivestimento esterno; in corrispondenza dell’intercapedine viene aggiunto uno strato isolante. Le prestazioni garantite sono ottime e, combinate alla flessibilità architettonica che offrono, sono tra i principali motivi per cui questa tecnologia è sempre più diffusa nell’architettura contemporanea.

Se si considera l’enorme quantità di edilizia esistente classificabile come “energivora” e la sua incidenza sul totale dei consumi energetici del relativo settore, ci si può facilmente rendere conto di come l’impiego di sistemi di facciata ventilata con isolamento a cappotto possa costituire una fondamentale modalità di intervento per la riqualificazione energetica.

 

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Se ben progettata, un involucro ventilato può raggiungere un ottimo livello di rendimento energetico (soprattutto in regime estivo) in quanto, riducendo i carichi termici, consente di contenere i consumi energetici per il raffrescamento.

Anche in regime invernale si possono ottenere buone prestazioni: il paramento esterno infatti protegge lo strato coibente e la ventilazione lo mantiene asciutto, condizione fondamentale per la sua efficacia. È necessario però che, nelle diverse configurazioni di facciata, venga valutata con attenzione la dispersione di calore causata dalla velocità dell’aria nell’intercapedine.

Per meglio comprendere e valutare le prestazioni che le diverse tipologie di facciata ventilata possono raggiungere in termini di efficienza energetica, comfort e salubrità degli spazi abitati, è utile aver presente le principali forme di scambio termico e di climatizzazione.

 

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Il comportamento stagionale della parete ventilata, funzionamento senza imprevisti:

  • estate – parte del calore prodotto dall’irraggiamento solare viene riflesso all’esterno; la quota che entra nell’intercapedine attiva l’effetto camino e viene sia assorbita dall’edificio che smaltita, per la quota eccedente, proprio in virtù della ventilazione;
  • inverno – la ventilazione dell’intercapedine comporta una certa penalizzazione degli effetti isolanti del coibente, ma di entità contenuta in quanto l’effetto cosiddetto “camino” è ridotto per via del freddo, soprattutto con il cielo coperto. L’assenza di un forte calore incidente che riscaldi il paramento esterno permette dunque all’aria interna ed esterna di avere la stessa temperatura e densità, consentendo un rapido smaltimento del vapore acqueo ed evitando formazioni di condensa, brina o ghiaccio.

 

Villa privata in Franciacorta
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I principali vantaggi tecnici di una facciata ventilata

  • Risparmio energetico, grazie alla ventilazione dell’intercapedine e all’isolante, che elimina i ponti termici;
  • Isolamento acustico;
  • Protezione delle pareti dagli agenti atmosferici e dagli sbalzi termici;
  • Eliminazione dei problemi di condensa superficiale e di umidità;
  • Manutenzione semplice, poiché i pannelli vengono posati in modo da garantire l’ispezionabilità e la durata nel tempo dell’isolante esterno, protetto dal rivestimento di facciata.

Oltre ai vantaggi tecnici, non va sottovalutato il valore architettonico ed estetico, determinato con grande libertà dal progettista, sia in termini cromatici, che materici.

 

 

Le finiture possono essere infinite

Proprio la versatilità delle finiture rende questa tecnologia di costruzione a secco molto interessante per una ridefinizione dell’identità degli edifici, oltre alla possibilità di portare in efficienza costruzioni datate e che non troverebbero una ricollocazione sul mercato immobiliare.

Il rivestimento esterno può essere realizzato con pannelli di molteplici materiali: vetro, metallo, legno, pietra, gres porcellanato, … I pannelli in alluminio, acciaio zincato, acciaio inox, corten, generalmente disponibili in diversi colori e lavorazioni, con effetti luminosi e texture dal grande appeal estetico.

Nello specifico, lo strato di rivestimento esterno di un edificio, deve resistere alle sollecitazioni di tipo meccanico, quali vento e pioggia, a fenomeni corrosivi nel caso specifico dei metalli, alle oscillazioni di temperatura stagionali, che causano dilatazioni termiche degli elementi, nonché ai fenomeni di condensazione superficiale o interstiziale della parete esterna.

 

Scuola Broni
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Un altro esempio sono i pannelli di legno o le doghe, materiali naturali per eccellenza, che però se posati in esterno devono essere appositamente trattati così da evitare problemi legati all’invecchiamento e all’esposizione agli agenti atmosferici. Spesso vengono scelti quando anche la struttura portante è lignea e quindi si può avere garantita la continuità di isolamento oltre ai benefici della ventilazione.

Anche la pietra è una materiale naturale adatto per gli esterni, grazie alla sua impermeabilità e resistenza. Si può parlare di pareti ventilate in pietra però solo laddove il ruolo di rivestimento protettivo esterno sia svolto da lastre adeguatamente lavorate per l’ancoraggio con sistemi a secco e il cui spessore assicuri resistenza al materiale e leggerezza all’intera struttura architettonica. A questo si aggiunge che le pareti ventilate in pietra naturale devono avere forme precise, con spessore ridotti. Questi ulteriori accorgimenti sono necessari non solo per rendere la materia pietrosa manovrabile ma per consentirne l’utilizzo coerente alla composizione delle facciate definita dal progetto architettonico.

 

 

Con il grès una liason ideale

La facciata ventilata, come abbiamo visto, offre molti vantaggi in termini di risparmio energetico, isolamento acustico e di protezione della struttura.

Il grès porcellanato è un prodotto ceramico che per le proprie caratteristiche, tecniche ed estetiche, viene spesso utilizzato come materiale di rivestimento per questo innovativo e versatile sistema costruttivo.

 

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Le lastre in gres porcellanato sono spesso scelte per rivestire le facciate ventilate proprio perché sono più leggere rispetto ai materiali lapidei, sono più resistenti e di facile manutenzione e pulizia, anche se confrontate con altri materiali, metallici o sintetici.

Le lastre in gres offrono la possibilità di personalizzare il progetto architettonico grazie ad un’ampia palette di colori, alle diverse tipologie di texture – finiture effetto legno, marmo, pietra, laterizio, cemento – oltre all’ampia gamma di formati.

 

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L’uso del grès porcellanato in parete, performance e valori

  • Elevata resistenza meccanica (modulo di rottura ≥ 35 N/mm2);
  • Elevata resistenza agli sbalzi termici;
  • Assorbimento d’acqua basso (≤ 0,5%);
  • Elevata resistenza al gelo (nessun danno);
  • Bassa dilatazione termica lineare;
  • Dilatazione all’umidità insignificante;
  • Incombustibilità;
  • Resistenza dei colori alla luce solare e all’invecchiamento;
  • Resistenza alle macchie e allo smog;
  • Resistenza agli agenti atmosferici;
  • Leggerezza e facilità d’installazione;
  • Facilità di ripristino dopo atti vandalici e graffiti.

 

 

 

Il gres porcellanato, in tutti i suoi formati, offre ai progettisti estrema libertà nel declinare forme e volumi, aggetti (balconi, terrazzi, coperture a sbalzo) e tagli custom. Le facciate ventilate in gres porcellanato aiutano una rilettura in chiave contemporanea del rapporto tra rivestimento e struttura, senza rinunciare ai vantaggi che comporta l’utilizzo di un materiale ceramico così compatto.

 

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Florim mette a disposizione dei progettisti la più ampia gamma sul mercato di grandi lastre in gres porcellanato, sia in termini di formati che di finiture. In particolare, le lastre Florim Magnum Oversize, fino a 160×320 centimetri per soli 6 millimetri di spessore, uniscono la leggerezza e le alte prestazioni tecniche del gres alle qualità estetiche di omogeneità, continuità materica ed eleganza dovuta all’accostamento di superfici oversize.

Dalle suggestioni materiche più essenziali a quelle più ricercate, la ceramica in facciata rimane una scelta confortata dalle performance tecnologiche e dalla qualità estetica dei risultati. I casi che illustrano questo approfondimento confermano quale sia il valore architettonico di una materia così versatile nel suo utilizzo anche nella finitura di un involucro ventilato.

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