Oggi, rispetto a venti anni fa, gli spazi della casa sono più fluidi e comunicanti tra loro. L’ambiente dedicato alla preparazione dei cibi è spesso parte integrante della zona living, non più chiuso in una stanza a sé stante. Per questa ragione, vi è un’attenzione progettuale maggiore verso gli arredi della cucina, in quanto elementi da mostrare e che danno valore alla casa.
Top cucina in gres porcellanato pro e contro
Se si aggiunge un interesse sempre più diffuso per il mondo del cooking, è evidente che la scelta dei materiali per la zona cottura non è secondaria. Gli elementi che vengono maggiormente utilizzati per rivestire il piano di lavoro – ed eventuali isole e penisole – sono principalmente: il marmo, la pietra, il quarzo e il gres porcellanato. In questo articolo ci concentreremo in particolar modo sugli ultimi due.
Quali sono i principali requisiti che deve avere un top cucina? Tra i più importanti si possono senz’altro citare la facilità di pulizia, la minor porosità possibile, l’inalterabilità nel tempo e infine – ma non da meno – la varietà estetica disponibile.
Facilità di pulizia: Top in Gres vs Quarzo
I piani in quarzo sono composti da frammenti di questo minerale combinati con resine e pigmenti che ne influenzano la colorazione. È quindi un materiale in gran parte naturale che presenta buone caratteristiche tecniche. Essendo “un composto”, la qualità dello stesso varia a seconda delle aziende produttrici. Se la quantità di quarzo adoperata è più bassa, quindi l’uso di resine e pigmenti è più alto, la qualità del materiale sarà più scadente e viceversa.
Un top cucina in gres porcellanato, a differenza di un piano in quarzo, è composto da argille, sabbia e altri materiali naturali finemente macinati. Successivamente subisce un processo industriale di pressatura e cottura a temperatura elevatissime, che ne garantiscono caratteristiche tecniche senza pari: è resistente all’abrasione, non assorbe e contrasta bene i cambiamenti di temperature e l’attacco degli agenti chimici.
Porosità e liquidi
Uno degli elementi chiave nella scelta del top della cucina è il grado di assorbimento dei liquidi. Con un coefficiente mediamente inferiore allo 0,5%, il gres porcellanato si attesta come un materiale meno assorbente rispetto al quarzo. In tal senso, risulta la scelta ideale per tutti i top cucina, anche quelli professionali. Questa prestazione consente di adoperare il piano di lavoro in gres sia per l’utilizzo nella dimensione domestica che in zone cucina di ristoranti e alberghi.
Inalterabilità nel tempo: Gres o Quarzo?
Il desiderio di avere dei materiali estremamente duraturi nel corso del tempo in grado di mantenere inoltre la loro immagine estetica è oggi una possibilità concreta nel mondo dell’architettura proprio grazie al gres porcellanato. Questo materiale, infatti, può entrare a contatto con oggetti di temperature estreme e mantenere inalterato il suo aspetto.
Vantaggi del Top in Gres Porcellanato
Il quarzo, al contrario, si presenta come un materiale estremamente termosensibile tanto che, se messo a contatto con oggetti molto caldi (una pentola appena tolta sul fuoco, ad esempio), può cambiare colore. Questo perché il materiale contiene una piccola percentuale di resine che risente fortemente delle alte temperature.
Che si prediligano colori chiari o scuri, un’ispirazione naturale o una texture ricca di contrasti, la scelta più adatta risulta il gres porcellanato: esso non cambia colore nel tempo, non si schiarisce e non si scurisce, rimane identico al primo giorno di posa permettendo, così, al progetto di perdurare nel tempo.
Top cucina in gres porcellanato effetto marmo
Varietà estetica: confronti e opinioni
Oltre alle caratteristiche tecniche, la varietà di finiture, texture e pattern è certamente un punto a favore del gres porcellanato rispetto all’utilizzo del quarzo; il primo offre infatti un ventaglio di possibilità davvero ampio.
Il gres porcellanato permette di scegliere tra un’infinità di ispirazioni materiche (marmi, legni, pietre, cementi, metalli, resine, tessuti, ecc.) mantenendo, al tempo stesso alte prestazioni tecniche. Per una raffinatezza ancora maggiore, alcuni prodotti in gres subiscono un particolari trattamenti superficiali in grado di trasmettere l’esperienza tattile dei materiali a cui si ispirano. Per quanto riguarda il quarzo, invece, la varietà di estetiche e interpretazioni materiche è più limitata.
Per quanto riguarda lo spessore delle lastre in gres, è possibile configurare tre differenti soluzioni adatte ad ogni tipo di contesto: 6, 12 e 20 mm. Le lastre in quarzo hanno uno spessore medio di 2cm circa.